parole

Parole perfette per ogni momento sbagliato

mercoledì 25 luglio 2012

Pioggia d'estate


Neanche lo ricordo quanto tempo è passato da quando ho stretto i desideri in un pugno e li ho infilati nelle tasche, come se fossero profonde kilometri, come se non li sentissi al tatto ogni volta che tentavo di tornare a casa, ogni volta che ne cercavo una.
Io ero quello che si convinceva di non avere le mani fredde anche quando era inverno attorno e non c'era nulla da stringere. Ero quello che conservava l'ultima sigaretta accanto al petto come un amuleto, convinto che chiunque comprasse pacchetti nuovi troppo facilmente non avrebbe mai capito nulla dell'amore.
Ero quello per cui viaggiare era soltanto aspettare qualcuno i cui occhi potessero smantellare i binari e liberare i treni. Ero quello che dei sogni se ne riempiva le braccia, lasciando che prendessero esattamente la forma della tua vita.

Poi ci sono mattine che hanno lo stesso sapore di labbra umide appoggiate sul petto.
Ci sono visi di cui ti riempi gli occhi. E ci sono cuscini che conserveranno sempre la sagoma dei desideri, di quelli che hanno un nome.
Alla fine ci siamo trovati. E ci siamo lasciati cadere addosso come lacrime, insegnando al passato a scavarci sorrisi sulle guance.