parole

Parole perfette per ogni momento sbagliato

sabato 30 giugno 2012

Come quando fuori piove


Dei ricordi mi piace l'esattezza.
Mi piace l'algoritmo della mente nel riprodurre odori precisi, artificiali, plastificati. Sequenze di vita nel cellofan, accatastate nella polvere.
Mi piace dare altri nomi all'assenza.
Lavoro.
Esami.
Vino.
Sorrisi a denti scoperti.
E mi piace crederci, una menzogna alla volta.
Ogni volta che smetto di fumare, il tempo di andarmi a comprare un nuovo pacchetto. Annegare la presenza torbida della contraddizione.
“La maschera è bellezza, e la menzogna è amore”. Ma ho sentito di mondi interi che sono crollati per molto meno.
La promessa di svegliarsi presto la mattina seguente.
Il primo caffè che sa di amaro e ruggine incrostata sulle buone intenzioni.
E poi il superfluo, gli anacoluti, le domeniche pomeriggio, il quarto set di una partita di tennis.
I compleanni di un'età che non hai più neanche nei vestiti.

Mi è piaciuto credere a quando ti ho detto “ti chiamo”, e poi non l'ho fatto.
E mi piace credere di essere stato io, quello che l'ha detto.